Bergoglio – PACE

Formazione nella conocenza di se stessi
Progredire nella conoscenza di sé comporta una specifica pedagogia [..]

Condividere un processo
[..] Si tratta di entrare in un processo in cui la chiarificazione interiore di se stessi deve avvenire con sentimento e con desideri, guardando a un fine: per servire meglio. Ciò implica un quadro di riferimento processuale, una certa continuità [..]
non si tratta di un processo in sé concluso, ma teso al maggior servizio di Dio, un processo che fa camminare nella speranza.

Camminare in speranza

 

 

 


estratti dal volume
Jorge Mario Bergoglio – PACE
proposte per un’umanità migliore
corriere della sera  2014

www.qumran2.net 50° dell’apertura del Concilio

Qumran2 News n. 228 del 25/9/2012
* 3, 2, 1… PARTITI CON LA RICERCA TEMATICA DEI BRANI DI VANGELO! **
** 102 NUOVI TESTI! ** Ci avviciniamo all’anniversario del 50mo dell’apertura del Concilio Vaticano II ed è ai nastri di partenza anche l’Anno della Fede indetto dal Santo Padre. I primi contributi cominciano a pervenire e li trovate pubblicati, come di consueto.
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occorre riscoprire il “mestiere di adulti”

[..] la funzione dell’associazionismo potrebbe costituire un valido aiuto alla formazione etica e civica. In tal senso, agevolare le varie espressioni dell’aggregazione giovanile (di ispirazione religiosa, di impegno sociale, di dibattito culturale, di impronta educativa, ecc.) può produrre risultati importanti. Ciò a condizione che le aggregazioni non diventino segregazioni: il contatto con gli adulti è essenziale, purché sia entro un rapporto significativo.
Occorre allora riscoprire il “mestiere di adulti”, senza ritornare a modelli autoritari, ma non rinunciando neppure a essere punti di riferimento autorevoli.
Per conquistare tale autorevolezza occorre che la significatività dei rapporti con i giovani sia garantita anche da una corretta comunicazione con loro.  [..]  Il “mestiere di adulti” richiede anche una competenza “linguistica”, la capacità cioè di tradurre i linguaggi delle varie generazioni e delle varie istituzioni sociali in modo che le une e le altre possano reciprocamente intendersi.  (Paolo Montesperelli in “Idee sulla nonviolenza”  1998)