Ho visto con i miei occhi un altro mondo possibile

«E’ proprio un’altra mentalità, un vento nuovo. Ho visto, e mi è sembrata la cosa più importante, che gli indignati hanno il consenso dell’80% della popolazione spagnola. Quando siamo stati a Madrid – racconta ancora Chiara – i negozianti ci hanno regalato i nostri acquisti, perché sapevano che eravamo a Puerta del Sol insieme agli indignados. Ho sentito con le mie orecchie un poliziotto intervenire in assemblea dicendo che molti agenti di polizia sono a fianco degli indignados. Penso che se una cosa così succedesse in Italia sarebbe già un passaggio importante, perché scontiamo una rottura del tessuto sociale ormai insopportabile». Sì, ma a parte la «ricomposizione», che potrebbe sempre essere umorale, che obiettivi si pongono, oltre a parlare liberamente? «Intanto stanno estendendo una nuova legge elettorale – racconta Chiara – sono arrivati alla conclusione che il maggioritario non è un sistema condivisibile. E poi, c’è uno sfratto? Loro vanno, e occupano tutta la palazzina. Ma sempre utilizzando gli strumenti della non violenza. Questo è un punto determinante: hanno capito che liberarsi dalla violenza è l’unico modo per combattere il sistema che ci opprime». D’altronde lo slogan degli iindignados», mutuato anche dagli italiani, è «andiamo piano perché andiamo lontano». Dunque, non resta che aspettare.
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