occorre riscoprire il “mestiere di adulti”

[..] la funzione dell’associazionismo potrebbe costituire un valido aiuto alla formazione etica e civica. In tal senso, agevolare le varie espressioni dell’aggregazione giovanile (di ispirazione religiosa, di impegno sociale, di dibattito culturale, di impronta educativa, ecc.) può produrre risultati importanti. Ciò a condizione che le aggregazioni non diventino segregazioni: il contatto con gli adulti è essenziale, purché sia entro un rapporto significativo.
Occorre allora riscoprire il “mestiere di adulti”, senza ritornare a modelli autoritari, ma non rinunciando neppure a essere punti di riferimento autorevoli.
Per conquistare tale autorevolezza occorre che la significatività dei rapporti con i giovani sia garantita anche da una corretta comunicazione con loro.  [..]  Il “mestiere di adulti” richiede anche una competenza “linguistica”, la capacità cioè di tradurre i linguaggi delle varie generazioni e delle varie istituzioni sociali in modo che le une e le altre possano reciprocamente intendersi.  (Paolo Montesperelli in “Idee sulla nonviolenza”  1998)

 

 

Ghandi e Baden Powell. Progetti educativi a confronto

[..] Per affrontare tali problemi, senza perdere la speranza, dovremo ispirarci a quelle molteplici pratiche che hanno arricchito la “scatola degli attrezzi” di cui possono disporre gli educatori: da Baden-Powell e Gandhi alla Montessori, dall’educazione popolare di Paulo Freire al teatro dell’oppresso di Augusto Boal, dalla scuola di Barbiana alle lungimiranti critiche di Ivan Illich, e a tante altre ancora. Abbiamo a disposizione una straordinaria gamma di esperienze e di strumenti. Occorre unire tutte queste nostre potenzialità e collaborare in modo fattivo [..]    Intervento conclusivo di Nanni Salio al Convegno Internazionale Ghandi e Baden Powell. Progetti educativi a confronto sabato 23 Maggio 2009 – Genova http://www.facebook.com/note.php?note_id=106345908884